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Una Nazione che nel giro di un secolo (o poco meno) é stata unita e separata per due volte ad un'altra (Slovacchia), e che ha subito la dominazione nazista e quella comunista in poco tempo come molti Paesi dell'Est e Nord Europa.

 

Ciononostante una nazione che ha edifici incredibili, che ha dato la nascita a geni dell'arte e della musica, della scienza, etc...

 

Città termali, foreste incredibili, cultura, castelli, e soprattutto birra a fiumi, grazie ai tantissimi birrifici locali da quelli più noti a quelli meno.

 

Un popolo che sembra mite, distaccato, quasi freddo, ma pronto a lottare per la propria libertà, per ritrovare i valori che poteri folli gli hanno tolto con arroganza e le testimonianze sono molteplici.

 

E poi Praga, una capitale Europea con tanto come solo una città fatta di altre cinque città può essere !

 

Per conoscerla al meglio prendetevi almeno 15gg. e cercate anche i posti meno noti alle guide, farete scoperte interessanti !

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PonteCarlo03aVisto che ci era stata regalata la Lonely Planet di Praga,abbiamo aggiunto l'acquisto di quella della Repubblica Ceca ed in considerazione del fatto che negli ultimi anni abbiamo sempre visitato Paesi dove l'Euro non é ancora o non sarà mai la moneta di riferimento, abbiamo ben pensato di proseguire su questa tradizione.

 

A pagina 11 della nota guida si parla precipuamente di "Repubblica Ceca dalla A alla Z" per cui abbiamo seguito fedelmente questo itinerario prenotando tramite Booking.com i pernottamenti alberghieri con grandissimi sconti visto che si era in aprile/maggio: abbiamo constatato come a Praga l'albergo che avevamo scelto era più costoso di un buon 40% rispetto a quanto da noi bloccato con la prenotazione via web, se prenotato sul posto nel mese di agosto !!!

 

In effetti la formula "Booking.com + TomTom Rider" é stata utilissima per non perdere tempo in inutili ricerche di "accomodation" dell'ultima ora potendoci così dedicare a visitare, viaggiare, etc.. senza grandi patemi.

 

Uno dei criteri base era poi quello di un ricovero sicuro per la nostra amata due ruote, anche se, francamente crediamo che non sia quello un Paese dove temere furti, grande Polizia in giro, ma soprattutto non sembra che vi sia un livello di criminalità come da noi : abbiamo l'impressione che la maggioranza di "balordi" dell'Est Europeo sia tutta in Italia, vista la debolezza delle nostre leggi.

 

I pernottamenti erano sempre di almeno due notti per raggiungere le tre di Praga : questo ci ha consentito di archiviare il mezzo in garage per visitare da ordinari "turisti" la capitale (fantastica!), mentre nelle altre zone si poteva dedicare un tour mototuristico senza valigie laterali nella zona prescelta, per poi tranquillamente visitare in serata il luogo dove si era deciso di mettere la nostra base.

 

Nazioni relativamente piccole come questa consentono un turismo a raggiera, senza impazzire con lunghi trasferimenti potendo così dedicare molto tempo per le visite di quanto di nostro interesse : sicuramente non si hanno i panorami scandinavi o le grandi estensioni delle pianure americane, ma proprio la Storia che ha disegnato i Paesi Europei é ciò che va scoperto in vacanze mototuristiche come questa alla ricerca del "come" di oggi in funzione dei "perchè" di ieri.

 

La Repubblica Ceca ha vissuto una storia indubbiamente travagliata proprio nello scorso secolo e quindi capirne il percorso era una delle nostre priorità, oltre alla scoperta del passato più antico, della fantastica architettura che spazia dai Castelli all'Art Decò, Cubismo, Art Noveau, delle città termali, etc..

 

Indubbiamente l'utilizzo della moto in tal senso é forse un po' una forzatura, anche se alcune tappe in ben precise regioni ci hanno consentito di godere di percorsi prettamente per le due ruote, insomma una vacanza in cui si sono rispettate tutte le esigenze.

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Semtex1PERNOTTAMENTI: si é sfruttata la possibilità che offre il sito web "Booking.com" per la ricerca dei pernottamenti,cercando sempre collocazioni non troppo distanti dai centri città per poter muoversi a piedi nelle ore pomeridiane-serali, una volta rimosso l'abbigliamento da motociclanti, possibilmente sempre con garanzia di ricovero notturno sicuro per il mezzo.

 

Per Praga,chiaramente,si é invece cercata una collocazione più che centrale proprio in virtù di "soffrire" per raggiungerla, per poi archiviare il mezzo per le visite a piedi della città.

 

La cosa positiva é che quanto previsto all'atto della prenotazione, é stato puntualmente riscontrato nelle sedi raggiunte, addirittura in Praga abbiamo avuto la fortuna di un deciso miglioramento delle condizioni offerte causa overbooking della destinazione iniziale: non ci sono mai stati intoppi di alcun genere !

 

Consigliabile prenotare con largo anticipo per usufruire dei forti sconti di Booking.com : in ogni caso si può disdire (senza penali) anche 24 ore prima !

 

PRANZI E/O CENE:ahimè per i non fumatori come noi la Repubblica Ceca, a tavola può dimostrarsi un incubo.

 

I cechi fumano moltissimo e da loro i divieti non esistono per cui locali appestati di fumo sono la normalità.

 

Analoga considerazione per chi, come il sottoscritto ha qualche problema con aglio e cipolla che vengono utilizzati in maniera forse anche eccessiva : anche una banale bistecca alla griglia viene prima ampiamente immersa in aglio e violentata con soffritto preventivamente !

 

Per fortuna essendo periodo estivo siamo riusciti a mangiare all'aperto in gran parte, sottraendoci all'appestamento ; minor fortuna per i condimenti, dove é difficile scampare: anche una banale pizza margherita può essere ampiamente agliata, ahimè !

 

In ogni caso la cucina é decisamente varia per situazioni regionali ed abbiamo assaggiato quasi tutte le peculiarità delle zone attraversate, partendo dai classici housekové knedlìky di Česke Budějovice, fino al piatto contadino di fumánsky halušky assaggiato in quel di Olomouc.Medovnik1

 

Ma ciò che fa da leit motiv dei pasti in Repubblica Ceca sono chiaramente le differenti tipologie di birra che questa nazione offre, al punto da poter pasteggiare anche solo con quelle come successo in quel di Plzeň, dove le varietà che offre il locale birrificio noto in tutto il mondo,ti fanno passare da un boccale all'altro aumentando la gradazione fino alla Master da 18° (sono gradi "plato", non sono come i nostri....) senza patire alcunchè e portandoti felice come una pasqua per il riposo nelle braccia di Morfeo !

 

I nostri personali gusti mettono SEMPRE in primo piano le tanto amate (da noi) birre inglesi, ma dobbiamo ammettere che le birre ceche in alcuni casi non ce le hanno fatte rimpiangere !

 

Altre peculiarità ceche sono alcuni dolci tipici come la Medovnik (una torta al cioccolato e nocciole molto promozionata in tutti i locali), la bevanda energetica Semtex che trae il suo nome dall'esplosivo inventato proprio qui, nonchè la Kofola, una sorta di Coca Cola locale forse erede di tempi bui autarchici.

 

In Moravia abbiamo degustato qualche vino locale, su cui é difficile esprimersi in virtù delle nostre origini Piemontesi che chiaramente condizionano i nostri giudizi direi "geneticamente"....

 

Il caffè é ottimo, sempre servito in maniera raffinata, sempre con nomi italiani (abbiamo trovato il Caffè Trombetta, ma anche altri nomi da noi mai sentiti...) in quanto l'assioma caffè buono=Italia è assolutamente di rigore: i prezzi non sono certo quelli italiani ed il caffè in Repubblica Ceca é sicuramente un genere di lusso !!

 

Alcuni locali sono indubbiamente caratteristici ed in questo la Lonely Planet é sempre un aiuto prezioso per scoprirli pur non essendo del luogo !

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CaliforniaCeca01aLa moto del viaggio è stata una Moto Guzzi Norge 1200 : chilometri alla partenza circa 9.000, al ritorno 12.000 per un totale di circa 3.000 km. in 15 giorni ; consumi medi dai 16 ai 21 km./lt in funzione delle benzine trovate, ottime quelle austriache, decisamente inferiori quelle ceche e purtroppo più costose di quello che pensavamo (costavano come da noi).

 

Ottima la rete distributiva della benzina, con distributori moderni in gran parte.

 

Traffico notevole tra città e città con notevole difficoltà per l'elevato numero di camion, al punto che belle strade di montagna diventavano un inferno quando ritrovavi tre-quattro tir ai trenta all'ora essendo quella l'unica strada percorribile !

 

Stanno rifacendo gran parte della loro rete stradale per cui abbiamo trovato molti lavori in corso, tante deviazioni al punto che il navigatore andava sovente in tilt : le care e vecchie cartine hanno sopperito i gap generazionali.

 

Non abbiamo mai utilizzato la rete autostradale per scelta, abbiamo preferito soffrire sulle strade normali: i limiti sono rispettati nei Paesi dove gli utenti della strada rallentano drammaticamente per rispettare i limiti (i controlli della Politi non scherzano e le facce degli agenti non sono delle più gioviali),mentre tra un abitato e l'altro se ne fregano dei limiti correndo come pazzi e mettendo in pericolo i turisti sonnacchiosi come noi !

 

Praga non ha un traffico così elevato come le nostre metropoli, ma i tanti sensi unici, le stradine strette, i mille incroci rendono difficile circolare con tranquillità anche perchè il navigatore fa fatica a dare le informazioni (palazzi alti e strade strette=poca visibilità satellitare).

 

Come gran parte dei Paesi dell'Est europeo é facile provare sulla propria pelle il contrasto tra arretratezza (cartelli stradali arrugginiti o inesistenti), e modernità dati dai Fondi Europei (strade con luci a led per i bordi stradali,radar modernissimi per rilevare gli eccessi di velocità,pannelli luminosi con dati in tempo reale, etc..).

 

Esistono parcheggi per moto in molte zone, ben custoditi,non sono fiscali come i tedeschi se ti fermi in zone non proprio congrue, ampi spazi in tutti i Paesi, non ti taglieggiano sui parcheggi, insomma un Paese vivibile per il mototurismo.

 

Sinteticamente si può ben affermare che le uniche difficoltà sono date da comportamenti non proprio rispettosi da parte di molti automobilisti,difetti che riscontriamo sovente anche nel nostro Paese (elevate velocità, sorpassi azzardati, chiusura a destra da parte di veicoli in colonna, etc...).

 

Insomma lo stress di guida é abbastanza simile a quello che si subisce in Italia tranne nelle zone poco frequentate dove gli unici rischi sono il traffico agreste.

 

Non abbiamo trovato molti mototuristi europei, ma alcuni locali sì, dove ci é sembrato che la tribù dominante sia quella "bykers" con custom di vario genere,alcune indubbiamente parecchio costose.

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MuseumComm01a1PREMESSA : queste poche righe sono la summa di quanto da noi percepito, vuoi dalla lettura della Guida, vuoi visitando i luoghi che ci siamo promessi di vedere, non si ha certo la pretesa di fare un trattato in materia.

 

A Praga una delle cose che vede una notevole presenza di turisti italiani é il Museo del Comunismo, (fra l'altro posto vicino ad un MacDonald...) al punto che é uno dei pochi siti dove si trovano anche traduzioni in lingua italiana.

 

Ciò é indice della nostra curiosità : se si leggono le note che i nostri connazionali lasciano sul libro degli ospiti più che capire la Repubblica Ceca, si capisce la schizofrenia del nostro popolo dello stivale, in quanto ci si divide su entusiastici commenti inneggianti alla ricerca di un comunismo che lì non è stato, ma solo perché se ne é sbagliata l'applicazione dei principi fondamentalmente corretti, mentre altri commenti sono volti a sottolineare come questo periodo storico sia stato uno dei più bui proprio per l'applicazione di principi fallati all'origine.

 

Rimane il fatto che il popolo ceco ha subito una dominazione totale da parte prima dei nazisti che ne hanno fatto un "protettorato" forzandone l'unione con la Slovacchia, idem poi i "liberatori" comunisti che non hanno gradito le impostazioni più liberali di Dubček fino a portare ad eventi come quelli della Primavera di Praga e del sacrificio incredibile dei due studenti di nome Jan, il primo ben noto Palack, il secondo misconosciuto ai più, ma che comunque il mese successivo al primo fece la stessa orribile fine.

 

Precedentemente avevano già subito il dominio austriaco ed ungherese,dove di volta in volta il popolo ceco veniva arbitrariamente unito a quello slovacco vuoi amministrativamente, vuoi politicamente, vuoi sulla lingua,etc.. : ogni tanto il popolo si arrabbiava e qui lo manifestava con un dissenso politico che prendeva il nome dall'atto che si utilizzava,ovvero la "defenestrazione".

 

In realtà se si parla di "rivoluzione di velluto" per indicare quella che porta alla fine del dominio comunista, ciò sta a significare l'infinita pazienza di questo popolo,ed in questo siamo molto simili..

 

L'enorme statua di granito che volle Stalin sulla collina di Praga venne fatta saltare in aria in modo plateale (con esplosivo) da Kruscev, ed oggi il pendolo rosso che occupa il suo posto e che oscilla continuamente da est ad ovest indica ai cechi la cosa fondamentale della libertà,ovvero poter dire sia sì che no,direi senza rivalsa sul passato, quasi un "non ti curar di loro,ma ..."

 

La caduta del regime ha significato una fortissima accelerazione nello sviluppo economico ed un rimescolamento sociale incredibile : ci sono giovani ventenni muratori che si sono trovati ad essere palazzinari in quanto le case della propria famiglia sono state loro restituite,medici che per anni hanno fatto le pulizie perchè invisi al potere che sono ritornati al loro ruolo magari primariale nell'Ospedale della capitale.

 

Per altro, alti funzionari fedeli al regime sono stati declassati magari a postini o peggio ancora....

 

Insomma,come altre nazioni dell'Est Europeo la sfida in corso é quella di portarsi rapidamente a livello degli altri Paesi più avanzati e ci sembra che ci stiano riuscendo benissimo al punto che dobbiamo abituarci a pensare che l'Italia tra non molto sarà lei ad inseguire questi Paesi, una volta considerati, ingiustamente, sottosviluppati.

 

E' un Paese omogeneo dal punto di vista demografico : sono poco più di dieci milioni di abitanti e per il 94% sono etnicamente cechi,per il resto una piccola percentuale di slovacchi, polacchi, tedeschi.

 

I Rom (Romové Kommunita) chiamati anche zingari (cikàni,viene considerato dispregiativo) sono la minoranza e si parla di circa 12.000 in Repubblica Ceca e di circa 90.000 in Slovacchia: la maggior parte dei cechi nutre una pessima opinione dei Rom e non ha remore nell'affermarlo esplicitamente.

 

Abbiamo assistito ad una serie di matrimoni nel comune di Plzeň, ed abbiamo notato come siano tradizionalisti,folcloristici, ma ancheWeddingDay01a molto festaioli in tali occasioni (uno degli sposi fuori dal Municipio si é fatto una bella corsa con indosso un giogo da cavallo con la sposa che dietro lo frustrava simpaticamente a ricordare chi avesse i pantaloni da lì in avanti...).

 

L'adesione all'Europa non é ancora totale : non hanno ancora adottato l'Euro ed approfittano di ogni occasione per spostare la data di utilizzo.

 

Inoltre hanno due contenziosi in quest'ambito,uno con gli austriaci a causa di una centrale nucleare (obsoleta) vicina ai loro confini che l'Austria vorrebbe che i cechi smantellassero, e l'altro con i tedeschi relativamente ai possedimenti territoriali di questi prima della liberazione da parte dei sovietici.

 

Rimane il fatto che città come Praga sono assolutamente a livello di una Milano o di una Parigi, mentre molte aree del Paese sono rimaste molto arretrate, anche se non conoscono assolutamente la disoccupazione.

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Le aspettative sono la cosa più importante in un viaggio: le immagini delle riviste,i servizi televisivi,i racconti di chi ha prima di noi visitato un Paese,sono a volte cose che ci condizionano nel giudizio di una vacanza.

 

Meno che mai poi bisognerebbe fare confronti tra vacanze effettuate o Paesi visitati:ogni esperienza va considerata a sè,assolutamente.

 

In questo la visita della Repubblica Ceca é stata così: non ci siamo fatti idee sbagliate prima del viaggio ed abbiamo vissuto ogni giorno per quello che ci veniva offerto,direi assorbendo un po' dello spirito di questo popolo,formale,cortese,ma certamente un po' freddo nei rapporti umani.

 

Si alzano prestissimo (alle 7.00 funziona tutto) lavorano come dannati anche fino a tardi (eccetto per la pausa pranzo che é un po' piu' di una pausa e blocca le attività a cavallo del mezzodì),non sono trasandati,curano il loro aspetto,hanno un indubbia capacità di godere del bello delle loro città e della loro natura.

 

La loro storia così pregna di tanti valori fa sì che la parola cultura qui non sia un optional e musica,arte,architettura,cinema,etc..,forti di una educazione e di una scuola che insegna tutto ciò,unita al fatto della omogeneità demografica,li rende un popolo coeso,cosciente di sè e delle proprie potenzialità.

 

Lo dimostra il fatto che non hanno subito supinamente le imposizioni a volte assurde della Comunità Europea,ma le hanno ben adattate alle loro reali possibilità o contestate apertamente.

 

Il fatto che la loro lingua sia parlata solo da loro (impossibile capirci qualcosa) ha fatto sì che sappiano parlare molto bene altre lingue più usate (inglese,tedesco,russo) a differenza di noi italiani che pretendiamo che siano gli altri popoli a dover imparare la nostra lingua mentre noi non ne sappiamo parlare nessuna al di fuori della nostra.

 

Ad eccezione di Praga che vive primariamente su quello,non sembra che il turismo sia per loro importante,ovvero non sembraPlzenPilsnerUrquell1 che si siano organizzati bene per questo aspetto : in effetti la stragrande maggioranza di turisti vede la sola città di Praga e non destina così tanti giorni come abbiamo fatto noi per sviscerare,ad esempio,posti come Zlìn ed il Museo della Calzatura (trovarlo non é così facile,ed é una cosa da cechi per cechi...),per cui non hanno motivi per attivarsi in tal senso.

 

Anche la ricezione alberghiera é molto difforme da zona a zona pur stando sulla stessa linea di prezzo e ciò richiede un certo adattamento che non sempre il turista italiano ha.

 

Il Paese ci é sostanzialmente piaciuto,abbiamo fatto vacanze rilassanti,visto cose molto interessanti,abbiamo sicuramente un po' patito la loro cucina,ed anche una dieta a base di birra alla lunga un po' stanca,pur essendo ottima.

 

Non sono certamente un popolo molto socievole:formali,educati,rispettosi,certamente ma simpatici e/o gioviali proprio no e questo turisticamente é un po' un handicap.

 

Anche i loro sistemi organizzativi per le visite guidate sono decisamente strani in quanto devi scegliere tra una visita "A",oppure "B",ma se vuoi vedere tutto un castello non lo si può fare !

 

La lingua é impossibile ed in certe zone non parlano nemmeno quella (vicino al confine con la Polonia) e non sempre conoscono l'inglese od il tedesco,o il russo il che rende un po' difficile l'approccio.

 

Piu' visitiamo i Paesi dell'Est e più scopriamo analogie con il nostro territorio di origine: incredibile come la vicenda del magnate della scarpa di Zlìn (Thomas Bata),sia sovrapponibile a quella di un noto mobiliere della nostra Regione !

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Divieti1Beh,certamente vedere cartelli come quello che abbiamo fotografato che é diffusissimo (molti sulle banche),fa un po' riflettere : passi il cane,il gelato e la bicicletta,ma certo che evitare di entrare con delle armi.....beh..

 

Una curiosità il loro modo di gestire il matrimonio (chissà se era così solo per quello a cui abbiamo assistito o é *sempre* così ?) : abbiamo visto che decorano le macchine degli sposi con nastri bianchi su cofano,finestrini,aggiungendo tanto di bambolina sul cofano,e una serie di mazzolini di erbe (evidentemente beneaugurali),all'interno delle autovetture.

 

Le bellezze femminili tanto decantate,francamente non ci hanno impressionato :ci perdonino le ceche,ma parlando di Europa dell'Est per ora dove ci siamo "girati" più volte per constatare la beltà delle fattezze femminili è stato in Bulgaria ; certamente differenze sostanziali tra Praga ed il resto del Paese esistono in quanto nella capitale esiste di tutto e di più (ma quante delle tante bellezze sono *veramente* ceche e non magari turiste tedesche,danesi,finlandesi,etc ??),mentre nelle zone meno cittadine la presenza è fortemente agreste.

 

Indubbiamente curioso il modo di gestire il turismo nelle visite guidate dove vengono offerte formule diverse : per visitare il castello di Český Krumlov si é dovuta scegliere una opzione che ti consentiva di vedere solo alcune parti dell'edificio,ed inoltre la guida che ci accompagnava era giovanissima,timidissima,imbarazzatissima e con scarsa conoscenza dell'inglese (abbiamo dovuto imbeccarla più di una volta...).

 

Grande cura nel servire il caffè,dove il particolare é più che curato e non solo nella città di Praga dove un po' te loCaffeLuxury1 aspetti,ma anche nei posti più sperduti,segno che il costo richiesto deve avere una sua giustificazione.

 

E' indubbio che é un popolo pragmatico che ha una visione della vita (e della morte) particolare : lo dimostra un sito come quello di Kutna Hora che é possibile solo qui,in Italia si griderebbe allo scandalo,alla mancanza di rispetto dei morti,etc...

 

Una curiosità sono i tanti altoparlanti che si possono osservare nell'attraversamento di tutti i Paesi,grandi e piccoli che siano : se fate caso vedrete tantissimi altoparlanti tipo quelli da comizio,posti su pali appositi,su chiese,case,pali elettrici,etc..

 

Sono un po' inquietanti perchè ricordano quadri bellici,ovvero ci si aspetta che suonino per indicare qualche allarme da dare alla popolazione,e difatti risalgono al periodo del regime sovietico: i cechi non li hanno smantellati,li tengono in efficienza facendo delle prove di trasmissione ogni tanto e sono destinati per l'appunto ad informare la popolazione in caso di eventi di varia natura.

 

Da segnalare l'assurdità dell'illuminazione dei loro centri commerciali al punto che ti fanno male gli occhi : indubbiamente sono produttori di energia nucleare,hanno un rapporto privilegiato con la Norvegia per la fornitura di gas,ma certo é che così sciupano decisamente le loro risorse !

 

Come altri Paesi usciti dal peso del Comunismo hanno ben chiaro cosa significhi vivere in una economia di mercato e non per nulla sono grandi lavoratori (il cartello posto nella sala colazione dell'albergo di Praga era da fotografare) :hanno fretta di crescere economicamente,sanno scegliere i prodotti che acquistano e privilegiano la loro produzione in maniera decisamente campanilistica (le Skoda sono belle autovetture e di fatto comprano principalmente solo quelle).

 

Ciononostante aziende private come ad esempio il birrificio Budweiser,per citarne una,sono state "nazionalizzate" con notevole dispendio di risorse pubbliche ed alla faccia dell'impossibilità di aiuti di Stato da parte della UE !

 

A proposito: ringraziamo il dipendente della Budweiser che vedendoci trafficare sulla nostra moto (specchietto retrovisore che si allentava in marcia e ruotava su sè stesso),é corso in nostro aiuto con tanto di attrezzi di vario tipo,nonchè una inventiva molto italica (stagnola del chewing-gum per spessorare).

 

Dopo averci raccontato le sue esperienze di motociclista (é venuto in Italia per godere delle strade alpine),ci ha pure regalato un gadget della Budweiser !

 

Altra curiosità il gruppo di militari pakistani o filippini (comunque asiatici,di colore e musulmani....c'era una donna velata) che hanno condiviso colazione e pernottamento in quel di Česke Budějovice : sicuramente erano lì per una fonitura militare (dimostrazione),ma certo che in un albergo,in tempo di pace,l'ultima cosa che ti aspetti é di vedere un piano tutto occupato da militari che hanno qualche difficoltà per farsi capire,ovviamente.

 

Per avere un uovo,uno degli stessi ha iniziato a mimare una gallina con tanto di verseggiamento di coccodè: quando si dice l'arte di arrangiarsi.....

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