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Per la maggior parte dei turisti continentali europei dire Scozia significa automaticamente dire Highlands ; e così scesi da aerei o traghetti si fiondano nelle lande desolate del Nord dell'United Kingdom.

 

Sarebbe come se un turista inglese dopo aver visitato la sola Sicilia tornasse a casa sua dicendo: "..bella l'Italia !".

 

Senza togliere nulla a Sicilia e siciliani,non si può semplificare così una Nazione....e Lowlands e Borders e Midlothian hanno il loro perchè !

 

E la Scozia è una vera e propria Nazione (le loro sterline vengono emesse dalla Royal Bank of Scotland...) pur essendo nel contesto della Gran Bretagna,e non sono solo Highlands !.

 

Ecco il nostro viaggio in quelle terre...un po' delle stesse rimarra' per sempre nei nostri occhi e nei nostri cuori !

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Diciamo l'aneddotica,a volte divertente a volte ...meno.

 

Beh,come non ricordare il simpatico vecchietto sardo con tanto di bastone che ha trovato Pannychis (è il nickname della mia compagna di vita) davanti al negozio di Jim Allan Motorcycles in Falkirk: notata la nostra targa il nostro compatriota ha chiesto come si chiamasse la consorte,ed il dialogo é così proseguito.

"Bel nome,lo sai l'inglese ?", al che Pannychis risponde "....non tanto, qualche parola...",per tutta risposta il sardo replica "Ah, non importa, tanto qui non lo parlano......." .

 

Il fatto é che aveva perfettamente ragione:soprattutto nelle Highlands la lingua parlata é incomprensibile,mentre nelle Lowlands e nei Borders,dopo la ormai famosa frase "We are italians !" i nostri corrispondenti d'idioma si sforzavano a parlare in un inglese comprensibile.

 

Da stigmatizzare la frase dell'albergatore nel Nord della Francia "Per i motociclisti italiani l'albergo é al completo...."(in realtà era mezzo vuoto) : non si é capito se scottava ancora la sconfitta ai Mondiali di Calcio,o se era una pessima battuta riferita al comportamento scorretto di alcuni compatrioti su due ruote,tant'è,a differenza di molti colleghi mototuristi che esaltano la Francia,noi non abbiamo mai avuto un buon feeling in quelle terre,invece.

 

Abbiamo testato anche il Servizio Sanitario Scozzese in quanto il pilota in preda a raptus di modifiche di bagaglio si tagliava bellamente l'indice della mano destra,ad Oban, con tanto di coltellino svizzero infingardo:esperienza interessante sotto tutti i profili,anche per l'aspetto tecnologico (niente fili di sutura,ma una colla tipo cianoacrilato che ha funzionato benissimo).

 

Una cosa da cinema d'essai il B&B di Plockton,aveva dell'incredibile : c'erano cose in disordine dappertutto soprattutto riferite a bambini che non abbiamo visto mai,bambole,giocattoli,scarpe,libri,giacche,vasi di plastica, etc...di tutto e di più ammassato in ogni dove tanto che non ci si riusciva a muovere nei già pochi metri quadri dell'abitazione,in compenso é stato il piu' abbondante breakfast che abbiamo mangiato (anche se il dubbio che fosse fritto nell'olio di un motore ce l'abbiamo ancora).

 

La frase più in voga è stata : "....sono strani 'sti Scozzesi",parafrasando l'Obelix di Goscinny e Uderzo,in quanto certi comportamenti sono per noi incomprensibili come la "sceneggiata" nei ristoranti dove prima di accomodarti ai tavoli ti fanno sedere nel "lounge" per studiare il menù anche se la sala é totalmente vuota (le prepariamo il tavolo......of course....).

 

Ma la cosa che é incomprensibile al turista continentale sono gli impianti idraulici dei bagni : passi per la doccia con boiler ed interruttore a soffitto o esterno, e vabbè (sicurezza ?) ma perchè,di grazia,é sconosciuto a costoro l'utilizzo del "miscelatore" al posto dei DUE rubinetti con calda e fredda (non sempre nella stessa posizione, a volte a destra,a volte a sinistra....).

 

Simpaticissimo poi il cuoco napoletano che lavorava ad Edimburgo incontrato sul traghetto all'andata con la sua Honda: si era fatto Edimburgo-Napoli andata e ritorno in un lampo,alla faccia dei chilometri !

 

Idem per lo scozzese receptionist dell'albergo di Lochinver che con orgoglio ci ha mostrato le foto della sua Guzzi California ("lykeThursoLingerie02a yours !") e delle foto del passo del Gottardo da lui fatto con detta moto per venire a Mandello del Lario,insomma,c'era tutto lo "spirito guzzista" nei suo occhi che luccicavano.

 

Inquietante il cameriere del "Bistrot" di Lochinver : sembrava uscito da un giallo di Hitchcock,ma direi che di soggetti da film ne abbiamo incontrati parecchi.

 

Veramente accogliente il B&B di Golspie ed altrettanto disponibili i proprietari: se si pensa che é costato come il B&B di Plockton non si capisce quale parametro venga adottato per il rapporto qualità/prezzo.

 

Non saremo mai grati abbastanza alla receptionist dell'Ostello del Loch Lochy per averci dato rifugio anche se non avevamo la tessera degli ostelli, ed alla gentile signora dell'Hotel di Lasswade per avere avuto pietà di due mototuristi italiani dispersi nel cuore del sabato sera scozzese.

 

Altra aneddoto proprio in quella sede: aspettando di parcheggiare, ho gettato lo sguardo in una casa vicina dove un'avvenente signorina stava "provando" (in realtà un vero e proprio strip-tease casalingo) un abbigliamento provocante di fronte al suo "lui" (sabato sera......), il quale aveva già ben bevuto,ed accortosi della mia presenza si è fulminato fuori della porta con intenzioni bellicose nei miei confronti reo di essermi intromesso nella loro "privacy" !

 

A volte anche i California fanno partenze da burn-out !!!

PREMESSA : ogni esperienza di viaggio é differente anche in funzione di come lo si affronta,per cui le seguenti considerazioni sono del tutto personali e sono il frutto di una sintesi delle migliaia di pensieri che affollano i caschi dei mototuristi in questione,prendetele come debbono essere prese,cioè non come il verbo.....anzi tutt'altro.

 

Il bilancio é più che positivo,ma abbiamo fatto degli errori di valutazione.

 

Parlo per esperienza personale,ma sono partito con la convinzione di visitare una "Irlanda Bis" ed é stato banale e superficiale,sarebbe come dire che Spagna ed Italia sono uguali,per fortuna,già dopo i primi giorni ho capito che sono due Paesi differenti anche se alcune matrici sono comuni.

 

Sì,il paesaggio delle Highlands non é dissimile dalla costiera irlandese, ma località come il Loch Assynt dove si crede di essere nel giurassico da' l'idea della totale diversità.

 

Cosa non ci é piaciuto ? Le zone battute dal turismo più bieco come quella del Lochness dove la letterale invasione dei torpedoni di turisti spagnoli,vocianti,urlanti,spingenti , etc....mal si accostava con la mitezza dei luoghi, francamente:o si evita agosto o si evitano queste località,sicuramente non ci aspettavamo un così alto numero di turisti continentali.

 

Tante delle automobili che giravano per le strade delle Highlands erano guidate da italiani scesi ad Edimburgo con l'aereo per poi noleggiare le auto con volante a destra e cambio a sinistra,con le ovvie conseguenze sulla strada.

 

Per questi motivi abbiamo preferito le Lowlands ed i Borders dove c'era un turismo locale molto più mansueto e dove partecipare ad eventi come quello di Melrose (Pipe Band Championship) o di Lanark (Medieval Festival) ci ha fatto vivere al meglio la scozzesità che cercavamo.

 

Posti come New Lanark od il Culzean Castle o l'Inveraray Castle od il Museo del Costume di Shambellie a New Abbey,ci sono piaciuti di più dell'Isola di Skye o di posti senza senso come John O' Groats, che hanno un fama immeritata ed ingiustificata,anche sotto il profilo della meta motociclistica.

Ognuno cerca cose diverse in vacanza,per noi il massimo é quello di integrarci il più possibile nella storia,costumi,lingua,usi, cucina,etc...del paese che attraversiamo,essere circondati da spagnoli,olandesi,francesi,ed altri italiani non aiuta.

 

L'andarci in moto,a nostro avviso é condizione essenziale,si respira la libertà dell'esplorazione,i differenti climi trovati,le piccoleGlenmorGather01a avventure che un viaggio su due ruote offre,é un Paese da consigliare a chi ama la tranquillità, la meditazione , la ricerca di un percorso storico che evidenzia nel presente tutto quanto deriva dal passato.

 

E' la terza volta che ci rechiamo in U.K. e ne siamo sempre soddisfatti : inutile dire che i soliti luoghi comuni derivano esclusivamente dall'ignoranza del viaggiatore,ma sono località dove la parola relax ha un senso e dove il tempo scorre con i ritmi naturali e non con quelli drogati dalle nostre assurde ansie latine.

 

Amiamo il senso della collettività che questi popoli hanno,il loro senso civico che l'italico non conosce per nulla,del fare la fila come di un fatto naturale per rispettare tutti in egual modo,del rispetto delle distanze,della sempre precisa idea della collocazione degli altri: forse sono i loro cieli,i loro colori tra il verde ed il marrone della terra con il viola dell'erica che li rende così, o forse un sistema scolastico ancora eccelso dove chi insegna trova ancora gente che vuole imparare.

 

Grazie Scozia ! E' stato un bel viaggiare e siamo contenti di averti visitato....haste ye back !

PREMESSA : queste poche righe sono la sintesi di quanto da noi percepito,vuoi dalla lettura della Guida,vuoi visitando i luoghi che ci siamo promessi di vedere, non si ha certo la pretesa di fare un trattato in materia.

 

Al di la' del periodo dei primi insediamenti umani e della "cristianizzazione" di San Colombano (un vero misogino,costui abolì le vacche perchè dove c'è una vacca c'è una donna e se c'è una donna sono solo guai),la Scozia venne saccheggiata dai Vichinghi per quanto attinente le Isole esterne,mentre gli insediamenti veri e propri si ebbero da parte degli Scoti (provenienti dall'Ulster) e dai Pitti su cui si sa poco (così chiamati dai Romani per la loro tradizione di dipingersi e tatuarsi ampie parti del corpo.

 

Già le vicende tra queste popolazioni sono belle toste,ma direi che tutta la storia scozzese evidenzia una certa crudeltà : oggi residua sicuramente una certa intolleranza nei confronti della monarchia britannica,non fosse altro per fatti economici (la Thatcher "sperimento'" sui soli Scozzesi la tanto famigerata "poll tax",prima di estenderla dopo alcuni anni al resto dell'U.K.);si aggiunga poi lo sfruttamento del petrolio del Mare del Nord che poco o nulla ha portato nelle tasche degli Scozzesi,al punto che una certa dose di indipendentismo recente nasce proprio da queste vicende.DogLovers1a

 

La vicenda storica che più ci ha fatto riflettere é quella delle "Clearances" una sorta di pulizia etnica che di fatto ha reso le Highlands quello che sono oggi,ovvero una delle località meno abitate dell'Europa: se si riflette poi sul fatto che gran parte delle scorie nucleari dell'U.K. si trovano in queste lande desolate,ci sono da porsi tante belle domandine.

 

La storia di questa regione è caratterizzata da personaggi come William Wallace,Robert the Bruce,Bonnie Prince Charlie,Rob Roy, etc...che ancora oggi sono sentiti come figure simboliche e vive dai locali : abbiamo partecipato a Lanark ad una rievocazione storica della battaglia in cui gli Scozzesi,pur se in numero minore,capeggiati da William Wallace sconfissero gli odiati inglesi,ed il "tifo" dei locali era indubbiamente significativo.

 

Le sterline che userete,se vi recherete in queste terre, sono stampate dalla Royal Bank of Scotland e ciò la dice lunga,difficile che quest'isola si "pieghera'" mai all'euro.

 

Poeti come Robert Burns,stilisti e designer come Mackintosh,solo per citare due nomi illustri,ma direi che tra inventori (Dewar ad esempio,ma non solo),musicisti,scrittori,etc...é una terra che ha dato i natali a menti illustri.

 

Sulla storia dei clan ci sarebbe un discorso specifico da fare : certo ancora oggi i motti degli stessi,i vari tartan che vestono,le bagpipe band degli stessi,sono da una parte motivo di folklore per i turisti e dall'altra motivo di orgoglio per i posti che ancora sentono uno spirito di squadra (abbiamo potuto vedere dal vivo a Melrose il Campionato Nazionale delle band di bagpipe-cornamuse-e toccato con mano quanto ci tengano),e ritrovano il valore di una scozzesità rinnegata e rimossa nel periodo più bieco della dominazione britannica.

 

Impressionante il numero di ovini e grandi ruminanti, dire la frase "....there are more sheeps in Scotland than humans..." é la sacrosanta verità,ed anche qui il rispetto per gli animali é enorme (soprattutto per i cani,come in tutto il Regno Unito).

 

Abbiamo trovato grande rispetto ed educazione, forse un formalismo nei rapporti interpersonali che non ci aspettavamo (ci avevano dipinto gli scozzesi come "bonaccioni cordiali e colloquiali"), ma é un popolo con un bello stile di vita,grandi lavoratori (dal lunedì al sabato é lavoro duro),sicuramente molto attenti alla difesa delle loro tradizioni , della loro lingua e di tutto ciò che ne fa una vera identità culturale molto forte.

PERNOTTAMENTI : in agosto la presenza turistica é notevole ed in alcune zone a più forte richiamo le difficoltà sono elevate ; un paio di notti siamo stati in forte difficoltà al punto che per la prima la soluzione é stata quella di un ostello della gioventù in camere separate (uomini da una parte e donne dall'altra), e siamo stati fortunati visto che dei colleghi turisti spagnoli hanno trovato ricezione per le sole componenti del gentil sesso, dovendo i maschietti ricorrere alla notte in auto.

 

Nella seconda (sabato sera) ci siamo scontrati con la realtà di un popolo che lavora sodo dal lunedì al sabato pomeriggio, dopodichè lo sballo é YoungHostelLochy01ad'obbligo,al che ogni locale che consenta di pernottare per il dopo sbronza é full : abbiamo fatto miglia e miglia prima di trovare la proprietaria di un hotel nei dintorni di Edimburgo che avesse pietà di noi e ci sistemasse presso una sua parente nella stanza degli ospiti.

 

Comunque : la rete degli Ostelli della Gioventù é elevata ed alcuni sono molto belli e ben posizionati ; sono quasi tutti frequentatissimi dai "backpackers" (scalatori con zaino, escursionisti di ogni nazione poichè la Scozia è un paradiso per il trekking),ma é una alternativa da prendere in seria considerazione magari prenotando dall'Italia via internet alcune "location" in zone più critiche.

 

Per il discorso B&B la cosa si fa delicata : la ricezione é molto più scarsa rispetto a Paesi che ritenevamo (a torto) simili (tipo l'Irlanda), sovente i proprietari lasciano il cartello "VACANCIES" anche se non hanno più disponibilità e ciò fa perdere tempo utile:ci é sembrato che ci siano proprietari di B&B che ci tengano moltissimo ed in effetti in quei posti ci siamo trovati benissimo (costo di circa 20-25 pounds a testa, ma servizio di gran lusso), in altri la cosa sembrava "improvvisata" anche se i costi non erano differenti,insomma bisogna avere una certa tolleranza come turisti.

 

Non abbiamo esperienza con la tenda,ma sicuramente di campeggi adeguati ce ne sono e se il tempo lo consente, é una buona soluzione anche quella.

 

Abbiamo anche dormito in un paio d'alberghi con prezzi fattibili: in quello del Midlothian siamo stati due notti,la stanza era piccolissima,ma si mangiava talmente bene,che ci si sarebbe fermati anche di più,peccato avere il traghetto martedì.

 

Abbiamo cercato senza trovarle,le soluzioni più estrose (ex chiese e cabine letto in treni non più funzionanti) che ci segnalava la Lonely Planet,ma sovente non erano lungo l'itinerario previsto od erano difficili da trovare,peccato.

 

PASTI : per chi non é mai stato in U.K. il breakfast può risultare scioccante: due uova (fried or poached or scrambled che siano), bacon, mushrooms (funghi),tomato, blackpudding (un salume fatto con il sangue, questo solo in Scozia, ci risulta), fagioli,pane fritto o quante altre variazioni/combinazioni possibili,e questo tutti i giorni,il che alla lunga può dare un po' di problemi.

 

Il trucco é quello di non buttarsi a pesce su tale tipo di dieta fin da subito:noi di solito per i primi giorni ci accontentiamo di pane tostato e marmellata,al più yoghurt e frutta (se disponibili);abbiamo sfruttato gli acquisti presso i supermercati (TESCO e COOP) comprando yoghurt e/o frutta per le prime cene usufruendo anche dei "Tea & Coffe making facilities" (bollitori per acqua con bustine di tè e caffè e biscotti),quasi sempre disponibili nei Bed & Breakfast.

 

Dopo qualche giorno abbiamo iniziato ad usufruire dello Scottish Breakfast "full monty" e questo nell'ottica di saltare il pranzo e poter visitare più cose,senza la pausa pranzo,e fare una cena "leggera" come esposto sopra.

 

Al fine di poter giudicare la cucina locale abbiamo poi dedicato alcune cene in locali caratteristici indicati nella Lonely Planet, ed in tal caso alleggerivamo il breakfast (only toasts, please..) ;in questo caso,si faceva un pranzo-merenda nel pomeriggio presto, sovente nei TESCO che sono ben attrezzati in tal senso con costi molto sportivi.

 

Non potremo scordare le stupende "pie" (sia dolci che salate) del "Riverside Bistro" di Lochinver (quella al venison,un daino o cervo deBarrIrnBRU1l posto,una vera prelibatezza),nè lo stupendo pesce del "EE' USK" di Oban ,anche se abbiamo il sospetto ci fosse una mano "italiana" dietro.

 

L'haggis (il piatto nazionale scozzese) lo abbiamo gustato in più posti notando le variazioni del caso (più rustico nelle Highlands, più raffinato nelle Lowlands o nei borders),ma anche il pesce fresco (salmone,haddock) mangiato presso i "camion-frigo" trovati lungo le strade delle Highlands é squisito.

 

Si può ben dire che abbiamo proprio mangiato bene,ad eccezione della "locanda storica" (Globe Inn) dove soggiornava il poeta Robert Burns in quel di Dumfries (la steack pie era immangiabile).

 

Nei ristoranti,nei pub,negli hotel,nei posti pubblici,insomma dappertutto al chiuso é proibito fumare e questo dal marzo 2006 : da quanto abbiamo capito anche in Francia si apprestano a passi analoghi,ergo per i "fumatori" incalliti rimane la sola Germania e l'Est Europa,come patria ideale (per quanto ?).

 

Assolutamente da provare (se si vuole fare gli scozzesi),la bevanda nazionale cioè il Barr's Irn Bru una bibita che sa di sciroppo per la gastrite,pare che sia il dopo-sbornia per eccellenza,e non abbiamo dubbi !

 

Sul discorso birre e whiskey la cosa meriterebbe un capitolo a parte,ma ammettiamo di aver accompagnato molti pasti con una bevanda che non è di queste parti anche se la si trova dappertutto ed è uguale a dove viene prodotta,l'ambrosia che non é una birra e che si chiama Guinness....

La moto del viaggio é stata una Moto Guzzi California EV del 2003 (Eleanore) : chilometri alla partenza circa 44.400,al ritorno 49.700 per un totale di circa 5.300 km..

 

Tagliando effettuato intorno ai 42.000 km. circa,(MAI partire con il tagliando appena fatto !),consumi medi dai 20 ai 22 km./lt al che,considerando che le benzine trovate sono state decisamente scadenti,soprattutto nelle Highlands (scoppiettava un po' intorno ai 2.200 giri) ne siamo soddisfatti.

 

Al ritorno abbiamo rabboccato circa un chilo di olio motore (ha le punterie idrauliche).

 

Nel nord della Francia le frecce (indicatori di direzione) ci abbandonavano,ed un apache (Geronimo era il mio nickname sul web) senza frecce,é un bel contosenso : non solo....... "a man without blinker in U.K. is a dead man..." (le usano anche all'interno dei roundabout...).

 

Appena scesi dal traghetto abbiamo fatto una deviazione per Falkirk (circa una ventina di km. da Rosyth : le difficoltà per trovare il locale "dealer" Moto Guzzi sono state ampiamente superate dalle "sbracciate" di un simpatico scozzese a bordo di un camioncino della Royal Mail che ci ha indicato la direzione per il negozio "Jim Allan Motorcycles" : un pozzo di accessori ed abbigliamento, un negozio STRAFORNITISSIMO !

 

Dopo una serie di prove con le intermittenze a disposizione (una scatola di cartone con circa una trentina di pezzi) si é trovata quella giusta...et voilà....di nuovo "blinkerizzati" per la "modica" cifra di 13 pounds (to the face....!).

 

Uno dei più grandi vantaggi di questa moto é il cavalletto laterale molto apprezzato su tutti i tipi di ghiaia, ghiaietta che qui si ritrovano in ogni dove; a ciò si aggiunga una coppia incredibile che ci ha consentito di viaggiare a filo di gas (1800/2000 giri in 4a-5a marcia) tra le "narrow roads" scozzesi,impagabile !

 

Vedendo poi i "numeri " che si é fatto uno spilungone crucco per parcheggiare e far salire la proporia consorte sul suo GS 1200 faticando non poco sulla ghiaia dell'Inveraray Castle,direi che definire il California una moto "poco ergonomica" (commento rilasciato da un collega mototurista sul traghetto dell'andata),mi fa proprio sorridere.

 

Si tenga presente che i cerchioni con i raggi per gomme tubeless sono gli stessi dell'Aprilia CapoNord, e l'impianto frenante è un Brembo serie Oro,per cui fate vobis..,e comunque questa EV si é già sciroppatata mezza Turchia,la Bulgaria,l'Ungheria, etc....tanto per ribadire che "con le Guzzi non si può fare mototurismo..." (frase mitica dettami da un biemmevuista).

 

Nel Nord la presenza di distributori é scarsa e sovente sono senza benzina: ci dicono che nelle isole costi ancora di più...i prezzi variavano dalle 97 pence al litro vicino alle città grosse e nei Borders fino alla cifra di 1,03 /1,05 sterline scozzesi nelle Highlands.JimAllan1

Consumo elevato delle gomme (Metzeler) dovuto alle strade cartavetro ed al bel tempo atmosferico trovato (ha piovuto seriamente solo un giorno nei dintorni della zona di Dumfries).

 

Condizioni delle strade molto differenti : le "A" ottime in linea di massima , mentre abbiamo trovato molte "B" (secondarie) in pessime condizioni con curve decisamente pericolose non segnalate.

 

Nella zona delle Highlands è facile trovare strade strette con piazzole (Passing Place) che richiedono molta attenzione nella guida (soprattutto incrociando i camperisti italiani che non ne hanno ben compreso l'utilizzo...sic !).

 

Grande quantità (impressionante) di ovini in ogni dove, per cui molta attenzione,trovarsi una pecora dopo una curva non é cosa simpatica :abbiamo assistito ad un delitto efferato da parte di turisti su un'auto che hanno centrato in pieno il malcapitato quadrupede,e sono grane a non finire, credete.

 

Qualche posto di blocco di Polizia nelle zone più affollate (Inverness),in linea di massima traffico elevato nelle città più popolose con tempi biblici ai semafori, traffico inesistente nelle strade di collegamento interne od al Nord, e comunque sono sempre estremamente prudenti.

 

Le indicazioni delle strade sono in miglia (circa 1,6 km.) e non sempre sono precise, anzi...il tutto é compensato dai cartelli stradali stupendi con indicazioni precise del numero delle strade,degli incroci, etc....un Paese non facilissimo da girare, ma nemmeno impossibile, soprattutto grazie alla tolleranza degli automobilisti scozzesi, molto prudenti (di giorno e da lunedì al venerdì, la sera ed il week-end,si trasformano e diventano dei piloti di F1,roba da non credere).

Avendo un massimo di 15-17 gg. circa è stato inevitabile dover fare delle scelte; in considerazione delle difficoltà paventate dalla consorte nell'affrontare i traghetti e dati i costi degli stessi, abbiamo "abiurato" le Isole Esterne (Ebridi,Orcadi,Arran,etc...),mantenendo la sola Isola di Skye in quanto collegata da un ponte.

 

Abbiamo però dedicato tempi uguali prima alle Highlands, quindi a Lowlands, Borders e Midlothian, tenendo conto che la scelta delle due ruote ci fa escludere,in linea di massima le città grandi : oggi i voli aerei costano poco e vedere Edimburgo o Glasgow significa tempo e mezzi pubblici,la moto non sempre si presta a tali visite.

 

Inoltre,se vediamo tutto in moto, cosa ci rimarrà da visitare quando non si potrà più salire in sella ?!

 

La scelta è quindi stata obbligata: il traghetto (SuperFast Ferries) che da Zeebrugge (Belgio) porta a Rosyth (sopra Edimburgo) consente di ridurre i tempi di trasferta potendo dedicare il tempo "moto" al solo territorio scozzese : sono stati 14 giorni pieni seguendo un itinerario antiorario (from Rosyth to Rosyth) e l'unica trasferta pura è stata dedicata (all'andata) a Svizzera (no vignette,tutta statale),Francia e Belgio, mentre per il rientro si è evitato il territorio elvetico (Savoia).

 

Partenza da casa il 6 agosto 2006 e rientro il 24 agosto 2006.

 

Il traghetto partiva lunedì 7 agosto alle 18.00 con arrivo previsto il giorno dopo alle ore 11.00 (locali, si guadagna un'ora); per il ritorno la partenza era il martedì 22 alle ore 18.00 con arrivo a Zeebrugge per il giorno dopo alle ore 12.00 (si perde un'ora di differenza).

 

E' indispensabile la prenotazione anche per la sola moto.

 

Per tutto quanto attinente alla Scozia abbiamo fatto riferimento (come sempre) alle guide Lonely Planet (www.lonelyplanet.com/italia): l'ultima edizione in lingua originale risaliva al marzo 2006, quella in italiano a giugno, per cui i dati erano assolutamente riscontrabili,vuoi nei prezzi, vuoi nelle specifiche località.

 

Anche un'occhiata al sito www.welcometoscotland.com può essere molto utile.

 

Abbiamo usato la cartina n°501 Regional della Michelin in scala 1/400.000

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LochAssynt04
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